San Valentino - Cilento Walkabout in Love


lunedì, 12 febbraio 2018

Emozionante e alternativa l’esperienza di viaggio dello scorso febbraio 2017. Il giorno di San Valentino su uno dei sentieri più suggestivi del Cilento: il Sentiero degli innamorati a Sapri.

Per un week end entusiasmante e low cost le uniche cose che occorrono sono un paio di scarpe comode, un ricambio di vestiti, tanta voglia di scoprire e emozionarsi e ovviamente…la persona che ami!

In viaggio…

Prendendo l’autostrada A3 da Salerno, usciamo a Battipaglia a 90 km da Sapri e ci immettiamo sulla Statale 18. Non ci spaventa la distanza perché abbiamo voglia di vedere un posto nuovo e degli amici ci hanno parlato delle bellezze di questo comune all’estremo Sud della Campania. Dalla variante 18, dal finestrino dell’auto guardiamo ammirati il paesaggio e il mare in lontananza. Ci fermiamo ad Agropoli per una piacevole sosta, poi ripartiamo e tra una chiacchiera e l’altra, ci ritroviamo a Sapri. Ancora incerti sul da farsi, poiché il tempo non è dei migliori, parcheggiamo sul lungomare e percorriamo a piedi un lungo tratto, dove si respirano due cose: il profumo salino del mare e l’odore vivo della terra umida bagnata dalla pioggia. Camminiamo lungo la strada che costeggia il litorale, osserviamo le abitazioni e il paesaggio tutt’intorno e giungiamo al porto.

Il cielo inizia a schiarirsi leggermente e le nubi sembrano diradarsi.

Scendiamo a dare un’occhiata, sicuramente d’estate questa zona pullula di vita e ci dispiace trovarla un po’ vuota, ma infondo noi amiamo visitare i posti nei periodi dell’anno più tranquilli perché abbiamo bisogno di calma, di quella sensazione che non proviamo mai perché siamo troppo affaccendati e immersi nel tran tran quotidiano.

Proseguiamo sino a giungere nella parte più interessante di Sapri: Il sentiero degli innamorati.

Dalla cartellonistica leggiamo che ci troviamo su un’antica strada mulattiera, una volta utilizzata da mercanti e viandanti come percorso di collegamento tra Sapri e Maratea e che questo impervio sentiero veniva chiamato “apprezzami l’asino”. Il nome singolare deriva da un’antica consuetudine tramandata dalla tradizione orale, che fa riferimento alla conformazione stessa del sentiero, a tratti così stretto da non consentire il transito contemporaneo a più di un animale da soma. Si racconta che quando capitava che due asini si incrociassero, uno doveva necessariamente lasciare strada all’altro. I proprietari provvedevano perciò a una rapida stima degli animali e del carico e quello di minor valore veniva brutalmente scaraventato in mare. Il padrone dell’asino sacrificato riceveva infine un indennizzo in denaro, pari alla metà della somma stimata. Rabbrividisco al pensiero di quel somarello gettato nel dirupo e mi dico che infondo sono solo leggende.

Proseguiamo. Non ci aspettiamo di trovare quello che troveremo: il mare a destra e una vegetazione straordinaria a sinistra.

Fantastico osservare come il Cilento racchiuda una così ampia varietà di paesaggi e inerpicandoci lungo il sentiero degli innamorati ci sembra quasi di essere in montagna o dispersi in qualche posto selvaggio.Mi fermo a osservare gli alberi fitti tra i quali scorgo i resti di una torre antica. Vedo degli uccelli svolazzare tra i rami e d’un tratto quel posto si popola di vita perché tra i cespugli e ovunque io osservi, scorgo piccoli animali del suolo.

Questo è ancora niente rispetto allo spettacolo che ci troveremo dinnanzi. In lontananza scorgiamo lo scoglio dello Scialandro.  Distinguiamo avvicinandoci una figura verde, sempre più nitida, sempre più scolpita: è la Spigolatrice di Sapri. Una statua in bronzo adagiata sullo scoglio dello Scialandro, nell’atto di osservare l’arrivo di quel piroscafo che issò la bandiera tricolore al tempo della spedizione di Pisacane.

Restiamo affascinati dal ritmo delle onde che si infrangono sugli scogli, sempre più alte, sempre più poderose. Si è alzato un po’ di vento e iniziano a cadere le prime gocce di pioggia così decidiamo di tornare indietro.

Un tenero bacio sulla scogliera e un altro momento per abbracciare il paesaggio con lo sguardo per imprimere nella mente quell’immagine e per portarla a casa.

Una romantica cena, una notte da sogno, un risveglio movimento alla ricerca di altro ancora da esplorare sino al momento di riprendere la strada di casa. Così finisce il nostro indimenticabile Cilento walkabout.

Beh cos’altro aggiungere… una località sicuramente da consigliare, perché no a San Valentino!

Sofia