Cultura, natura, poesia e visite escursionistiche...


mercoledì, 18 luglio 2018

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: “Guai a voi, anime prave! “

Così sen vanno su per l’onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s’auna
(Inferno, III)

Dante e Virgilio, giunti dinanzi alla porta dell’Inferno, ne percepirono subito l’alito conturbante e malevolo, tanto da provare sgomento nell’abbandonare ogni speranza nel varcare la soglia di quel luogo. Alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, si snoda un complesso speleologico di circa 4800 metri di lunghezza: le grotte di Castelcivita. Cavità, antri, stalattiti e stalagmiti, sembrano urlare e riecheggiare le stesse voci delle anime dannate rinchiuse nei gironi infernali a scontare la propria pena in eterno, fino al giorno del giudizio universale. La morfologia e la conformazione delle grotte le rendono simili ai luoghi descritti da Dante: l’oscurità, l’atmosfera ricca di pàthos e adrenalina, fa pensare ai paesaggi tratteggiati dalla fine e sublime penna del Sommo Poeta fiorentino, padre della lingua italiana e della nostra cultura letteraria. Con la fantasia si possono immaginare Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, Pier delle Vigne e Ulisse, punito per aver spiegato le ali al “follo volo” oltre le colonne d’Ercole e della conoscenza umana consentita. Così il visitatore, allo stesso modo, è incuriosito a spiegare le ali al folle volo di un’escursione perfetta per rivivere sulla propria pelle le emozioni provate nel leggere il poema dantesco, o, perché no, per accrescere la propria cultura in un modo alternativo e interattivo, toccando con mano e accarezzando con gli occhi dei paesaggi in grado di lasciare l’animo sbigottito.

Alle Grotte di Castelcivita è possibile coniugare cultura, natura, poesia e visite escursionistiche

Uno straordinario spettacolo improntato sull’Inferno dantesco prende vita proprio all’interno delle grotte. Dal 28 luglio 2018 fino al 17 maggio 2019 tante sono le date in programmazione: il viaggiatore potrà essere guidato da Dante in persona, incarnato nelle fattezze di un attore, nei cunicoli e nel ventre delle grotte, che custodisce segreti secolari come una madre dal grembo accogliente. Le viscere delle grotte ospitano le storie della prima infernale cantica, i peccatori e le loro vicissitudini, il tutto accompagnato da una colonna sonora struggente e da video e installazioni capaci di amplificare la sensazione di smarrimento e, insieme, di coinvolgimento, del viaggio dello spettatore nel mondo della Divina Commedia. Lo scenario non potrebbe essere dei migliori, e si ha l’impressione di essere proiettati al di là delle pagine del poema, in una rievocazione che fa sentire tutti come smarriti nella selva oscura, nella speranza di purificarsi e giungere al secondo regno, dove espiare le proprie colpe.

Scegliere un’escursione dantesca nelle grotte di Castelcivita significa regalarsi un pezzo di storia della letteratura e viverla sulla propria pelle. Se poi aggiungiamo le bellezze naturalistiche di un surreale paesaggio sotterraneo, viene davvero voglia di prender parte ad un’avventura del genere per poi uscire, finalmente, a riveder le stelle.

Monica Acito